9 Gennaio 2025
Iniziativa collettiva a sostegno della libera condivisione e diffusione della conoscenza
È aperta alla sottoscrizione l’Iniziativa collettiva a sostegno della libera condivisione e diffusione della conoscenza, elaborata nel febbraio 2024, promossa da: Creative Commons Capitolo italiano; Istituto di Informatica Giuridica e Sistemi Giudiziari, Consiglio Nazionale delle Ricerche – IGSG-CNR (Membro istituzionale di Creative Commons Capitolo italiano); Wikimedia Italia; AISA – Associazione italiana per la promozione della scienza aperta; Open Education Italia.
Nell’ottica di promuovere una cultura della libera condivisione e diffusione della conoscenza, della scienza e della cultura, l’Iniziativa collettiva si propone di favorire l’innovazione scientifica e il progresso sociale. Con una serie di raccomandazioni concrete, questa Iniziativa mira a stimolare un dialogo proficuo tra istituzioni, comunità scientifica e decisori politici, promuovendo regole e politiche a sostegno di un modello inclusivo e accessibile di condivisione della conoscenza nella speranza che, attraverso l’ampia sottoscrizione, emerga un sostegno condiviso ad un cambiamento significativo e duraturo nel panorama della ricerca, della libera fruizione del patrimonio culturale e dell’educazione in Italia.
Si può aderire all’Iniziativa, che ha già ottenuto l’adesione di organizzazioni, enti e sostenitori individuali, inviando una mail all’indirizzo: iniziativascienzaaperta@igsg.cnr.it
(I sostenitori individuali sono invitati ad indicare anche l’affiliazione)
Iniziativa collettiva a sostegno della
libera condivisione e diffusione della conoscenza
I firmatari
della presente Iniziativa sono convinti che la libera condivisione della conoscenza, della scienza e della cultura costituisce anche un volano per l’innovazione scientifica e il progresso sociale e umano ed è essenziale per l’accesso aperto alla ricerca, all’educazione e al patrimonio culturale in pubblico dominio.
Premesso che:
1. in materia di diritto alla ricerca,
1.1. il diritto alla ricerca rappresenta un diritto fondamentale dell’essere umano ed è uno degli strumenti necessari per l’innovazione e il progresso scientifico;
1.2. affinché il diritto alla ricerca sia esercitabile effettivamente, sono necessarie delle modifiche nella legislazione italiana vigente;
1.3. parte fondamentale del diritto alla ricerca è la condivisione dei risultati della ricerca stessa con l’intera collettività;
1.4. le strategie sulla conservazione dei diritti dell’autore e l’istituto del diritto di ripubblicazione in ambito scientifico facilitano l’applicazione dei principi della scienza aperta;
1.5. le tematiche attinenti al diritto d’autore e alla ricondivisione in modalità aperta delle opere dell’ingegno in campo scientifico non sono sufficientemente conosciute e comprese da parte di tutti gli attori del mondo della ricerca;
1.6. le Conclusioni del Consiglio d’Unione europea su una pubblicazione accademica di alta qualità, trasparente, aperta, affidabile ed equa del maggio 2023 invitano la Commissione e gli Stati membri a promuovere politiche a favore di un modello di pubblicazione accademica senza scopo di lucro, caratterizzato dall’accesso aperto e da una pluralità di formati, senza alcun costo a carico degli autori o dei lettori;
2. in materia di diritto all’educazione,
2.1. l’uso, il riuso e la condivisione di risorse educative aperte e di pratiche che ne facilitino l’adozione sono una ricchezza da valorizzare per favorire la creazione e lo sviluppo di materiali didattici liberamente utilizzabili, nel rispetto delle licenze, anche nel nostro Paese;
2.2. nel novembre 2019 l’Italia ha firmato, insieme a tutti gli Stati membri dell’UNESCO, la Raccomandazione UNESCO (OER Recommendation – versione italiana a cura di AIB – Associazione italiana biblioteche) sulle risorse educative aperte, impegnandosi ad attuarla come parte dello sforzo globale per raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4, “Istruzione di qualità per tutti” ma, pur riconoscendo gli sforzi fatti finora, riteniamo urgenti decisioni politiche per rendere fattivo un cambiamento più deciso e concreto in queste direzioni;
3. in materia di tutela del pubblico dominio,
3.1. la tutela del pubblico dominio è essenziale per l’esercizio del diritto di libera espressione del pensiero e di espressione creativa;
3.2. ciò che è in pubblico dominio deve rimanere in pubblico dominio e libero da ogni restrizione e/o limitazione di qualsiasi natura;
3.3. con riguardo alla libertà di panorama – seppure la relativa eccezione, introdotta dalla direttiva 2001/29/CE sul diritto d’autore e i diritti connessi nella società dell’Informazione, non sia stata implementata in Italia – è prassi consolidata che tutti possano fotografare il patrimonio culturale visibile dalla pubblica via;
sostengono le seguenti Raccomandazioni
che auspicano siano condivise dai decisori politici, dalle università, dagli istituti di ricerca e da quelli preposti al finanziamento della ricerca, dalle biblioteche e dai ricercatori:
I. in materia di diritto alla ricerca,
I.1. promuovere una modifica legislativa (parlamentare o governativa) che riconosca il diritto dell’autore, non derogabile contrattualmente, di ripubblicazione in accesso aperto delle opere scientifiche, attraverso l’adozione di opportune licenze aperte (quali, le licenze Creative Commons Attribuzione – CC BY e Creative Commons Attribuzione Condividi allo stesso modo – CC BY-SA), senza embargo, in particolare quando la ricerca è finanziata da risorse pubbliche;
I.2. garantire attività continue di informazione e formazione volte alla sensibilizzazione in materia di diritto alla ricerca, conservazione dei diritti dell’autore e diritto di ripubblicazione secondaria in ambito scientifico;
I.3. sostenere l’adozione di politiche di conservazione dei diritti dell’autore uniformi finalizzate alla divulgazione di opere scientifiche con licenze aperte;
II. in materia di diritto all’educazione,
II.1. delineare una strategia di attuazione e implementazione della Raccomandazione UNESCO sulle Open Educational Resources a partire dalle linee guida pubblicate da UNESCO nel 2024, individuando una politica comune in materia di risorse educative aperte che sostenga l’attività dei professionisti del settore educativo e formativo e permetta un accesso più esteso alle risorse educative come bene comune, specie se create a partire da fondi pubblici;
III. in materia di tutela del pubblico dominio,
III.1. sancire il principio, rimuovendone ogni fonte di ostacolo, in base al quale ciò che è in pubblico dominio rimane in pubblico dominio e libero da ogni restrizione e/o limitazione di qualsiasi natura;
III.2. promuovere una modifica legislativa affinché chiunque possa liberamente realizzare fotografie e riproduzioni digitali fedeli dei beni culturali in pubblico dominio e possa riutilizzarle per qualsiasi uso, anche commerciale;
III.3. promuovere una modifica legislativa per riconoscere la libertà di panorama in Italia affinché chiunque possa legittimamente realizzare e riutilizzare fotografie dei beni culturali visibili dalla pubblica via, senza richiesta di canone.
IV. I firmatari dell’Iniziativa sostengono, inoltre, le seguenti ulteriori raccomandazioni:
IV.1. promuovere politiche che rendano il mercato degli e-book più accessibile incentivando la possibilità del prestito digitale;
IV.2. promuovere la condivisione dei dati e dei metadati prodotti da enti pubblici, ivi compresi gli organismi di ricerca e gli istituti di tutela del patrimonio culturale, quali biblioteche, musei, archivi compresi quelli universitari, senza restrizioni usando lo strumento CC0 – Creative Commons Zero dedication to the public domain o analogo unitamente all’indicazione della provenienza/crediti (CC0 plus credit); nel caso, invece, di dati strutturati in banche dati proteggibili dal diritto d’autore o dal diritto sui generis, promuovere la condivisione attraverso la licenza CC BY;
IV.3. incentivare l’uso e lo sviluppo di software libero e di formati aperti all’interno degli enti pubblici, ivi compresi quelli culturali ed educativi, in applicazione delle disposizioni del codice della PA digitale (art. 68, comma 1-ter CAD), promuovendo la formazione specifica e diffusa per gli amministratori pubblici.
Promotori
Creative Commons Capitolo italiano
Istituto di Informatica Giuridica e Sistemi Giudiziari, Consiglio Nazionale delle Ricerche – IGSG-CNR (Membro istituzionale di Creative Commons Capitolo italiano)
Wikimedia Italia
AISA – Associazione italiana per la promozione della scienza aperta
Open Education Italia
Sostenitori (Enti e Organizzazioni)
AIB – Associazione italiana biblioteche
ArcheoFOSS APS
Fondazione CHANGES – Cultural Heritage Active Innovation for Next-Gen Sustainable Society
ICOM Italia
OGID – Osservatorio Giuridico sull’Innovazione Digitale, Sapienza Università di Roma
P.E.R. – Patto Ecologista Riformista
ReCEPL – REsearch Centre in European Private Law, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa (Napoli)
ASLERD (Association for Smart Learning Ecosystems)
Gruppo Wikidata per Musei Archivi e Biblioteche
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale, Consiglio Nazionale delle Ricerche – ISPC-CNR
Associazione Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino
Sostenitori (individuali)
Giuseppe Corasaniti (Prof. ordinario filosofia del diritto e informatica giuridica – Università Mercatorum)
Roberto Caso (Prof. ordinario di diritto privato comparato – Università di Trento)
Stefano Bianco (Primo ricercatore – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Laboratori Nazionali di Frascati)
Paola Galimberti (Responsabile Direzione Performance assicurazione qualità, valutazione e politiche di Open Science – Università di Milano)
Barbara Pasa (prof.ssa ordinaria di diritto privato comparato – Università Iuav di Venezia)
Francesco Bergamo (RTDb – Università Iuav di Venezia)
Massimiliano Ciammaichella (Prof. associato – Università Iuav di Venezia)
Gianni Sinni (Prof. associato – Università Iuav di Venezia)
Simonetta Morini (Prof. Associato – Universitá IUAV di Venezia)
Luciano Perondi (Prof. associato – Università Iuav di Venezia)
Chiara Monaco (progettista della comunicazione)
Beatrice Scanferla (progettista della comunicazione)
Giada Cipollone (RTDa – Università Iuav di Venezia)
Monica Sala (Primo Tecnologo ENEA – Bibliotecaria)
Alessia Buffagni (RTDa – Università Iuav di Venezia)
Bruno Calza (progettista della comunicazione)
Maurizio Borghi (Prof. ordinario di diritto commerciale – Università di Torino)
Riccardo Pozzo (Dipartimento di Studi Letterari, Filosofici e di Storia dell’Arte, Università degli Studi di Roma Tor Vergata)
Giovanni Salmeri (Dipartimento di Studi Letterari, Filosofici e di Storia dell’Arte, Università degli Studi di Roma Tor Vergata)
Carlo Giovannella (ASLERD)
Sara Garofalo (Assistant Professor – Department of Psychology, University of Bologna)
Marta Cristiani (Prof. Emerito – Università di Roma Tor Vergata)
Stefano Semplici (Dipartimento di Studi letterari, filosofici e di storia dell’arte, Università di Roma Tor Vergata)
Ester Cerbo (Dipartimento di Studi Letterari, Filosofici e di Storia dell’Arte, Università degli Studi di Roma Tor Vergata)
Donatella Gavrilovich (professoressa associata di Discipline dello Spettacolo, Università degli Studi di Roma Tor Vergata)
Paolo Quintili (Professore ordinario di Storia della Filosofia Università di Roma Tor Vergata – Dip. di Studi Letterari, Filosofici e di Storia dell’Arte)
Tiziana Privitera (prof.ssa Associata di Lingua e Letteratura latina, Dipartimento di Studi Letterari, Filosofici e di Storia dell’Arte, Università degli Studi di Roma Tor Vergata)
Lucrezia Spera (professore ordinario, Dipartimento di Studi letterari, filosofici e di Storia dell’Arte – Università degli Studi di Roma Tor Vergata)
Maddalena Signorini (Dipartimento di Studi Letterari, Filosofici e di Storia dell’Arte, Università degli Studi di Roma Tor Vergata)
Cristina Carbonetti (prof.ssa ordinaria di Diplomatica Dipartimento di Studi letterari, filosofici e di storia dell’arte Università di Roma Tor Vergata)
Federica Giovanella (professoressa associata di Diritto privato comparato presso l’Università di Udine)
Salvatore Orlando (Professore Ordinario di Diritto privato, Sapienza, Università di Roma)
Stefano Salvia (Dottore di ricerca e cultore della materia in Storia della Scienza, Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere – Università di Pisa)
Guido Smorto (Ordinario di Diritto privato comparato – Università di Palermo)
Leonardo Candela (Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “A. Faedo”)
Fabio Marcelli (Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione – Università degli studi di Perugia)
Francesco Azzoni (dottorando di ricerca, Università Bocconi)
Valentina Moscon (Senior Research Fellow – Max Planck Institute for Innovation and Competition, Munich, Germany)
[ultimo aggiornamento: 17 gennaio 2025]